di Monica De Santis
27 luglio 2007 Antonio Casagrande sale a Paestum sul Palco del Premio Charlot a ritirare il premio alla carriera, 27 luglio 2022 Antonio Casagrande ci lascia per sempre, mentre a Salerno è in corso la XXXIV edizione dello Charlot. Fa strano pensare che proprio mentre la kermesse ideata e diretta da Claudio Tortora è in corso, Antonio Casagrande, l’ultimo dei grandi attori della scuola eduardiana, ci abbia lasciato. Lui che al Premio Charlot ci era venuto diverse volte, l’ultima proprio nel 2007 per ritirare quel premio alla carriera che la giuria gli aveva attribuito all’unanimità. Aveva 91 anni Antonio Casagrande a dare l’annuncio della sua dipartita il figlio Maurizio che su Facebook scrive… “E con oggi se ne va un pezzo della mia anima. Spero tanto che tu dall’alto possa sentire tutto l’amore e l’ammirazione di quelli che hanno avuto la fortuna di conoscerti. Daro’ qui notizie per i funerali che si terranno a Napoli”. Poco dopo è Vincenzo Salemme a ricordare il grande attore… “Quando ho iniziato a fare l’attore negli anni settanta Antonio Casagrande era gia’ un mito. Era il prediletto di Eduardo, si diceva. Era bravissimo, con una voce indimenticabile (cantava in modo eccellente) ed era pure bellissimo. Ricordo che da bambino – continua Salemme – sentivo le donne della famiglia, da mia madre alle mie zie, fare apprezzamenti davvero lusinghieri per ‘questo Casagrande’ il cui cognome, a me bambino, faceva pensare a qualcosa di davvero importante. Poi ho avuto il piacere di conoscerlo personalmente grazie al figlio Maurizio col quale avevo iniziato una collaborazione molto apprezzata dal padre che faceva proprio il tifo per noi. Conoscendolo di persona ho capito che Antonio era un artista molto particolare. Forse non ha ricevuto quello che avrebbe meritato ma credo che questa mancanza sia stata conseguenza del suo carattere. Era un uomo che aveva un distacco quasi nobile da tutti gli interessi materiali, dai secondi fini, dalle diplomazie opportunistiche. Aveva conservato un tratto romantico – ricorda Salemme – che, anche grazie al volto dolcemente antico, lo faceva sembrare un cavaliere ottocentesco. E, allo stesso tempo, aveva lo spirito giovanile che gli donava uno sguardo ironico sempre rivolto al futuro. Ed era un uomo senza schemi, curioso e incapace di invidie e rancori. Gli ho voluto molto bene e lui me ne ha voluto. Caro Antonio, continuerò a guardarti negli occhi guardando gli occhi di Maurizio. Continuerò a sentirti sentendo il cuore di Maurizio”. Antonio Casagrande, figlio di una famiglia di attori, entra giovanissimo a far parte della compagnia di Eduardo De Filippo, partecipa alle trasposizioni cinematografiche di Sabato, domenica e lunedì, Ditegli sempre di sì, Filumena Marturano, Napoli Milionaria, Il sindaco del rione Sanità e Mia famiglia. Tra gli anni sessanta e gli anni ottanta è attivo in televisione e al cinema, anche se per lo più non in parti principali, come in film di successo quali Detenuto in attesa di giudizio di Nanni Loy e Così parlò Bellavista, di Luciano De Crescenzo. Alla fine degli anni novanta, con il figlio Maurizio e con Vincenzo Salemme prende parte ad Amore a prima vista, ricoprendo il ruolo di padre del protagonista. Successivamente ha partecipato a Una donna per la vita e Babbo Natale non viene da Nord diretto sempre dal figlio Maurizio Casagrande. “Antonio Casagrande è stato un grande attore e un autentico interprete della tradizione eduardiana. Con lui, Napoli perde un pezzo della sua storia teatrale e cinematografica. Un forte abbraccio a Maurizio da parte di tutta la città”. Così il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi esprime il suo cordoglio “Cordoglio per la scomparsa di Antonio Casagrande, artista tra i piu’ grandi ed apprezzati interpreti del teatro partenopeo ed in particolare di quello eduardiano. Un attore di grande cultura ed umanita’ sempre protagonista delle scene e dei grandi classici”, è il messaggio di cordoglio del Governatore De Luca “Cosa dire di Antonio Casagrande – commenta Claudio Tortora – E’ stato un grande sia in palcoscenico che nella vita privata. Persona elegante, mai una parola fuori posto. Era un piacere parlare con lui, sentirlo raccontare le sue storie. Al Premio nel 2007 venne insieme al figlio Maurizio. Era felice di ricevere quel riconoscimento alla carriera. Fu per noi un onore ospitarlo e fu ancor di più un onore vedere sul suo volto la felicità vera e sincera quando gli fu consegnata la statuetta di Chaplin”. Devono molto ad Antonio Casagrande Gaetano Stella ed Elena Parmese che proprio con lui hanno avuto la fortuna di recitare e di essere diretti… “Avevo appena scritto ‘Lo Cunto di Antonella’ un testo sull’antica leggenda salernitana che avevo drammatizato. Con Elena pensammo che era il caso di metterlo in scena con un attore importante e con una regia di valore. Grazie a Carmine Giannella, avemmo un appuntamento con Casagrande. Gli portammo il copione, gli spiegammo la nostra idea. Decise di leggere il copione perchè era una cosa nuova, perchè eravamo giovani e gli eravamo simpatici. Dopo due giorni ci chiamò e ci disse che voleva fare lo spettacolo con noi. La nostra era una compagnia di professionisti che fino a quel momento si era mossa in provincia e qualcosa avevamo fatto nella regione, ma nulla di più da quel momento con lui in compagnia, facemmo una tournèe bellissima in tutt’Italia. Antonio è stato un grande attore e un grande uomo. Non ci ha fatto mai mancare il suo affetto, anche quando a sorpresa venne a vedere, ai Barbuti, il debutto dello spettacolo ‘Gabrinus 1900’. Lui era così. Semplice, umano, vero”.